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Monday, 23 September 2024

[REPORT] DAY III - 2DAYS PROG +1 2024 [ITA]


I Gleemen si sono formati a Genova intorno al 1965 da Pier Niccolò “Bambi” Fossati, eccellente chitarrista di stampo hendrixiano, e comprendevano fin dall’inizio Maurizio Cassinelli alla batteria e Angelo Traverso al basso, insieme al chitarrista e tastierista Marco Zoccheddu (poi nella Nuova Idea).
Il loro primo album omonimo, uscito nel 1970, è un buon disco rock, con forti influenze delle sonorità degli anni ’60: lo stile chitarristico selvaggio, ispirato da Hendrix, di Bambi, il sottofondo di organo ed una solida base ritmica.
La stessa formazione cambiò nome in Garybaldi nel 1971, l’unica differenza era un suono leggermente più vicino al prog di quegli anni, ma mantenendo lo stile del gruppo precedente, con la chitarra aggressiva di Bambi Fossati su tutto.
Il nome Gleemen è stato ripreso nel 2013 da Maurizio Cassinelli e Angelo Traverso per il secondo album in studio, dal titolo “Oltre…lontano, lontano”.
L’ultimo album dei Gleemen, dal titolo “Dove vanno le stelle quando viene giorno?” è uscito nel 2023, nel quale Cassinelli è accompagnato dallo storico membro Marco Zoccheddu e dai nuovi musicisti Mauro Culotta e Gianpaolo Casu (entrambi già presenti sul secondo lavoro) e il bassista Alessandro Paolini.
Dove Vanno le Stelle Quando Viene Giorno?” è un album che continua a raccontare il viaggio musicale dei Gleemen e delle declinazioni che la band genovese ha raggiunto nella lunga carriera. La nuova linfa che trasuda dai solchi di questo album dimostra che il progressive italiano è vivo e si fregia di artisti eccezionali come i Gleemen.

 

I Seven Impale sono nati in Norvegia nell’autunno del 2009 per volontà di Stian Økland unendo il jazz, il thrash metal e altri generi. Dopo vari cambiamenti, la formazione attuale si è consolidata nell’estate del 2010.
Nell’autunno del 2013, la band andò nello studio Solslottet e registrò l’album “City of the Sun”, più o meno esattamente come era stato provato ma con ulteriori strati folli di sintetizzatori, percussioni e il fidato Roland Space Echo. L’album è stato pubblicato nel settembre 2014 ed è stato accolto molto calorosamente dal pubblico prog internazionale.
Verso la fine dell’estate/inizio autunno del 2015, di nuovo nello studio di Iver per registrare “Contrapasso”. Questo album è ancora di più il prodotto della collaborazione di Seven Impale e Iver Sandøy, delle idee folli, arazzo di riff pesanti e dei paesaggi sonori folli.
A partire dall’estate del 2017, sono successe molte cose nelle vite dei componenti al di fuori di Seven Impale che hanno rallentato un po’ le cose.
Ma nell’aprile 2021, i Seven Impale hanno suonato di nuovo a Bergen per la prima volta da maggio 2017, suonando la prima canzone scritta per l’attesissimo terzo album. “Summit” il quale è un album che non delude le altissime aspettative di chi conosceva i Seven Impale, coerente con quanto fatto in passato pur evidenziando un’ulteriore evoluzione.

 

Meer è un’orchestra pop composta da ben otto elementi formatasi a Hedmark in Norvegia. La band ha iniziato come duo nel 2008 e da allora si è trasformata in un collettivo eclettico.
La musica dei Meer è un mix di pop orchestrale, musica classica e rock progressivo. Il loro suono è tutt’altro che minimalista e in costante movimento, con grandiosi arrangiamenti di archi e voci polifoniche. La band ha iniziato sotto il nome di Ted Glen Extended.
Nel 2012 la band ha pubblicato un EP di cinque tracce, che ha guadagnato una buona dose di attenzione. La canzone “Cabin Pressure” divenne un successo radiofonico locale e il giornale Hamar Arbeiderblad pubblicò l’EP definendolo “unico e incredibilmente bello” nella sua recensione.
I Meer hanno pubblicato il loro album di debutto a gennaio 2016. “Night By Day”, il primo singolo estratto dall’album, è stato pubblicato a settembre ed è già stato raccomandato dal programma radiofonico NRK P3 Urørt ed è nella lista A su NRK P1 Hedmark og Oppland.
Ad agosto 2024 è uscito il nuovo disco, che è stato presentato per la prima volta al Festival di Veruno. L’album “Wheels Within Wheels” è un capolavoro nel fondere prog sinfonico e pop intelligente, mettendo in mostra l’eccezionale musicalità della band, le intricate armonie vocali e le melodie grandiose e rappresenta un’evoluzione significativa per i Meer. L’album presenta brani che raggiungono vette vertiginose e momenti di intima riflessione, risultando il loro lavoro più dinamico e coinvolgente fino ad oggi.

 

Quello di Domenica non è stato solo uno dei giorni peggiori del festival in termini di meteo, ma per nostra fortuna la pioggia incessante caduta nel mattino e nel pomeriggio ha cessato di cadere nel tardo pomeriggio lasciando al pubblico di Veruno il grande piacere di assistere ad uno dei concerti progressive metal più tecnici e vibranti dell’intero festival, grazie alla performance dei Symphony X.
Dopo una pausa più lunga delle precedenti per allestire il palco per la band che tutti aspettavamo, sto parlando dell'istituzione Progressive Power Metal di Middletown, New Jersey, i Symphony X e lasciatemi dire che la band formata dall'iconico Russell Allen alla voce, Michael Romeo alle chitarre, Mike LePond al basso, Michael Pinnella alle tastiere e Jason Rullo alla batteria ha ridefinito il significato di perfezione al Festival di Veruno.
Uno spettacolo sensazionale per quei veterani, che tra l'altro sembravano avere vent'anni in termini di energia e presenza scenica sul palco, dimostrando ancora una volta come la musica pesante possa tenerci molto più giovani per molto più tempo.
Sebbene i Symohony X non abbiano pubblicato niente di nuovo dal loro eccellente album “Underworld” del 2015, l'intera scaletta è sembrata molto attuale, con canzoni come “Serpent's Kiss”, “To Hell and Back” ed “Evolution (The Grand Design)” che hanno fatto impazzire i fan al punto che da seduti si sono alzati per andare di fronte alle transenne, come ogni concerto metal degno di nota e la cosa che ha reso il singer Russell Allen e la sua crew molto felici e divertiti. Immagino che non si aspettassero quel livello di azione durante un concerto Progressive Metal. E parlando di Russell, il singer è stato in movimento continuo per tutta la durata del set, non solo offrendo il suo marchio di fabbrica, linee vocali sbalorditive, ma anche ballando senza sosta, bevendo qualche sorso di whisky e interagendo più di qualsiasi altro cantante metal al mondo con ogni singolo fan presente, un modo incredibile di Russell e della band di dire quanto amano il loro pubblico. Inutile dire che quando la band ha suonato il bis con i classici “Paradise Lost”, Out of the Ashes” e “Sea of Lies, è stata pura follia, lasciando tutti desiderosi di vedere presto i Symphony X nel prossimo futuro.
Durante il concerto hanno detto che stanno (finalmente) lavorando a nuovo materiale dopo quasi un decennio; quindi, immagino che possiamo aspettarci di ascoltarli molto presto con un altro maestoso album e perché no… un altro concerto.

 

Monday, 23 September 2024

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